Si è svolto a
Cianciana (AG) domenica
28 luglio scorso il Convegno Dibattito sul tema “
AGRICOLTURA BIOLOGICA BENE COMUNE-
Obiettivo Sicilia 51% - Stato dell’arte e prospettive".
L’iniziativa è stata organizzata e promossa dal Consorzio Isola Bio Sicilia, con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Agrigento. La sala conferenze del Comune di Cianciana, gremita di gente e alla presenza di rappresentanti istituzionali e autorità politiche, è stata teatro di una ricchissima conversazione sul tema. Sul tavolo della discussione “la possibilità di fare della Sicilia un grande laboratorio di agricoltura biologica e sostenibilità nel centro del mediterraneo mediante il raggiungimento dell’obiettivo del 51% di SAU regionale certificata in bio, chiedendo che vengano riconosciuti meriti e prerogative del settore agricoltura nella regione più biologica d’Europa”.
Le parole di Calogero Alaimo Di Loro- presidente del Consorzio Isola Bio Sicilia - non hanno lasciato dubbi: “bisogna onorare il ruolo che la storia ha assegnato alla Sicilia quale luogo aperto di confronto multiculturale e apripista di sostenibilità nell’uso delle risorse, oggi più che mai strumenti di efficace contrasto ai cambiamenti climatici e al proliferare delle malattie cronico degenerative”. Si riconosca, senza indugio, all’agricoltura biologica la capacità di contrastare e risolvere le principali emergenze della contemporaneità, come la Sicurezza alimentare, il dissesto idrogeologico del territorio, la sovranità alimentare, le politiche di dumping, i nuovi esodi rurali, l’erosione genetica e la crisi culturale della civiltà della terra.
E ancora: bisogna fare dell’Isola bio Sicilia un obiettivo trasversale e comune a tutti. Un luogo della concretezza del modello biologico (non più romantica idea visionaria) che con il suo 31% della SAU regionale già “assoggettata” al reg. 834/2007 deve guidare la marcia inarrestabile verso il 51% e verso nuovi orizzonti della sostenibilità”.
Forse non è un caso allora, se il convegno in cui si parla di biologico come sicura frontiera contro i cambiamenti climatici, cada proprio il giorno prima del 29 luglio, data del l'Earth Overshoot Day.
Questo il contenuto della relazione che ha introdotto i lavori del convegno, cui hanno fatto seguito gli interventi dei tanti esperti presenti che con dovizia di particolari hanno argomentato tutte le ragioni della “possibile utopia”.
Nell’ordine si sono susseguiti gli interventi delle Biologhe Nutrizioniste Dr.sse Licia Di Falco e Assunta Brunone, che hanno illustrato i vantaggi salutistici e sociali dell’alimentazione di qualità e l’importanza dei cibi biologici per la qualità della vita. Calogero Romano e Giuseppe Craparo – Agronomi e Consulenti Agroambientali - che si sono soffermati sull’importanza dell’innovazione in agricoltura biologica, i punti di forza e le criticità del sistema rurale siciliano. Mentre la Dr.ssa Maria Giovanna Mangione - Pres. Ordine dei Dott. Agronomi di Agrigento - ha puntualizzato il ruolo e le difficoltà operative delle professioni tecniche e il contributo specifico allo sviluppo sostenibile.
Numerose le aziende che hanno partecipato al dibattito aperto che ne è seguito, rappresentando le numerose problematiche aziendali e le criticità inerenti il settore e le tante confortanti esperienze di successo del comparto. Tra tutti ricordiamo Ambrogio Vario, Filippo Emanuele Romano, Giuseppe Mistretta.
Dario Brucculeri – Azienda “Golden Grapes” - nel suo pertinente e articolato intervento, ha ricordato quanto sia importante tenere presente che l’agricoltura biologica è soprattutto un marchio di processo oltre che di prodotto, che pertanto mediante una precisa procedura di controllo e di certificazione garantisce non solo l’assenza assoluta di residui inquinanti chimici sul prodotto finale, ma assicura che tutto il processo di produzione sia realizzato con metodi che rispettano l’ambiente, favoriscono la biodiversità e migliorano l’interazione tra azienda e territorio in generale.
Notevole anche le presenze istituzionale al convegno. Infatti, oltre a Giuseppe d’Angelo, animatore della “cinque giorni sui grani antichi di Cianciana”, hanno presenziato la manifestazione il Sindaco dell’importane paese agrigentino Francesco Martorana, l’Euro Deputato Onorevole Dino Giarrusso e il Componente della Commissione Agricoltura Senatore Pietro Lorefice, che hanno tratto le conclusioni dell’importante incontro e si sono detti disponibili ad aprire nell’immediato un tavolo di confronto per affrontare, “con un linguaggio comune” e in modo operativo le numerose problematicità emerse, e concertare tra portatori di interesse del territorio e decisori istituzionali la tappe per i prossimi traguardi.
Calogero Alaimo Di Loro